All’inizio della Valle di Susa, sul lato orografico sinistro, la prima cima è il Monte Musinè, 1170 m, salito da Caselette, toccando il santuario di Sant’Abaco per la dorsale est, via diretta. Itinerario escursionistico ad anello, normalmente praticato in tutto l’anno, anche se sconsigliato nelle giornate più calde.
Accesso
Itinerario
Si passa alla destra del campo sportivo di Caselette e si raggiunge un prato, dove è collocata una fontana: lì inizia la mulattiera lastricata che porta al santuario di Sant’Abaco.
Si supera una sbarra e si sale la mulattiera, ai lati ci sono i piloni della Via Crucis. (Furono costruiti tra il 1854 e 1856; don Bosco, in visita, definì questa Via Crucis: “monumento parlante della pietà e della religione degli abitanti di Caselette“).
Seguendo la mulattiera si arriva al santuario di Sant’Abaco in una ventina di minuti.
(Abaco viene ricordato perché con il suo nucleo famigliare, composto da lui, il padre Mario e la madre Marta, l’altro figlio Audiface, furono tutti martirizzati a Roma; la festa cade il 19 gennaio).
Dalla sinistra del santuario ha inizio il sentiero che percorre la dorsale est in direzione della cima.
La zona è stata segnata da incendi ed è in corso la piantumazione. Si sale sul versante est molto assolato, poi più avanti si passa sul versante nord-est, e verso l’alto la vegetazione si fa più fitta.
Nella parte terminale la pendenza aumenta, e ci sono alcuni gradoni rocciosi: su di uno di questi vicino alla cima è posizionata una catena. Si arriva quindi sotto la grande croce in cemento che individua la piatta cima.
In cima
Bella vista, a sud-ovest verso il Monviso e il Visolotto,
ad ovest, posta leggermente più bassa sul lato orografico destro della valle c’è la Sacra di San Michele , dove è presente una bella via ferrata.
Nell’Alta Val di Susa domina il Rocciamelone, con il santuario più alto d’Europa.
Si vede anche la lunga cresta del Monte Civrari.
Ritorno
Percorso ad anello lungo il sentiero 572a, ripristinato dal Cai nel 2013, che passa per il Pian ëd la Sisterna e per il Pian ëd laFeja.
Si scende un tratto dolce fino al Pian ëd la Sisterna, posto a 1080 m, in breve tempo.
Dopo si va a destra e si prosegue fino al Pian ëd laFeja.
(Durante il tragitto in basso si vede il Lago di Caselette).
Dopo si continua la discesa fino a raggiungere una strada sterrata, e si seguono le indicazioni per il campo sportivo, girando a destra.
Più avanti si incontra sulla sinistra un ampio spiazzo erboso che si tralascia mantenendo la strada. Al suo termine si arriva alla piccola area prativa vicino al campo sportivo di Caselette da dove si è partiti.
Materiali: normale dotazione escursionistica.