Dall’abitato di Signols, frazione di Savoulx, in Valle di Susa, un percorso escursionistico tra i boschi verso Goudissart, passando per la cava di gesso posta a valle del Monte Vin Vert.
Accesso
Si raggiunge la frazione di Signols, uscendo a Oulx dall’autostrada per Bardonecchia e poi proseguendo sulla SS 335, girando a sinistra si entra nell’abitato e si cerca parcheggio in prossimità della chiesetta vicina all’entrata per la Casa alpina Don Giuseppe Macario, in via S. Sisto, 37 . (Oppure si cerca parcheggio in prossimità della statale vicino alla bacheca della prossima foto).
Itinerario
Si prosegue a piedi per la strada che percorre il paese e dopo pochissimo si gira a destra per raggiungere la statale, si attraversa e si trova una bacheca. Questa presenta l’itinerario escursionistico attrezzato che conduce alla cava di gesso. Cava recuperata e messa in sicurezza nell’anno 2008 con un progetto finanziato dal Comune di Oulx e curato dal Consorzio Forestale Alta Valle di Susa.
Si sale per la strada e dopo poco sulla destra si trova la deviazione per il sentiero che porta alle cave di gesso, si possono raggiungere anche con la strada, tempo di percorrenza maggiore.
Il sentiero nel bosco in alcuni punti sale decisamente.
Si procede e, raggiunta la quota di 1390 m circa, ci si ritrova sulla strada abbandonata poco dopo la partenza, la si attraversa e si segue il sentiero ben segnalato e protetto lateralmente da una staccionata (n 738).
Quindi si raggiunge la zona delle cave di Signols, che erano sia a cielo aperto sia in galleria, sparse lungo i due chilometri di filone. Le cave sono state la principale attività di estrazione del gesso in Valle di Susa e sono state attive sino agli anni ‘60 del secolo scorso. Il sito si qualifica sia dal punto di vista geologico e mineralogico sia per le interessanti testimonianze di archeologia industriale. Troviamo binari e carrelli, tralicci per il trasporto a valle del gesso estratto. Si produceva nel forno gesso per costruzioni, stampi e stucchi.
La teleferica portava il materiale grezzo all’area di lavorazione e stoccaggio che era posta a valle, in località Portetta.
Itinerario dalla cava
Lasciata la zona della cava si continua su sentiero, girando verso destra e seguendo le indicazioni per Goudissart.
Sul sentiero abbiamo trovato tracce di lupi.
In lontananza si vede l’elegante sagoma del Pic de Rochebrune. Il sentiero si congiunge con il sentiero n 738b e si continua a salire.
Si raggiunge un evidente cartello segnaletico a destra si va verso Goudissart da val mente per Goudissart da mont si prosegue verso l’alto.
Bella apertura sullo Chaberton, si vede il forte più alto d’Europa. Recentemente è stata aperta anche una via ferrata. (Sul canale Youtube della Compagnia della Cima potete trovare una bella presentazione della salita allo Chaberton).
In breve si raggiunge Goudissart da mont in bella, panoramica e assolata posizione, a 1842 m.
Ritorno
Si scende verso Goudissart da val, 1777 m.
E’ un piccolo agglomerato di case.
Si ritorna al punto in cui c’è il bivio per Goudissart da mont e si scende prendendo il sentiero che porta alle cave. Superate queste si scende a quota 1390 m circa, lì si può proseguire su sentiero o strada per Signols, noi abbiamo seguito la strada.
Materiali da escursionismo, fondamentali i bastoncini. Noi avevamo, vista la data invernale, anche le racchette da neve, ma il manto nevoso era ridotto.